sabato 19 ottobre 2013

Le Pentatoniche

Che cosa sono le scale pentatoniche

Le pentatoniche sono divise in due famiglie: abbiamo le pentatoniche ricavabili dalla scala
maggiore che comprendono la pentatonica minore, la pentatonica maggiore ed i loro modi
(basate solo su intervalli di seconda maggiore e terza minore2 non consecutivi) ed una famiglia di
pentatoniche sempre derivate dalla scala maggiore ma con la presenza di due terze minori
consecutive che ne definiscono un uso particolare; e le pentatoniche alterate (utilizzano anche
seconde minori e terze maggiori).
In maniera abbastanza originale (almeno credo) non parleremo più di pentatoniche maggiori, né
minori, né altro, ma indicheremo la pentatonica attraverso la notazione dell'accordo formato dalle
sue note e costruito sulla tonica della scala3. Questo procedimento ci permetterà un'immediata
associazione accordo-pentatonica, anche se alla fine faremo di tutto per estendere l'utilizzo a
diversi contesti.

La visione classica delle pentatoniche

 Quando si parla di pentatoniche la mente dei chitarristi richiama subito due idee: la pantatonica
maggiore e la pentatonica minore.
Queste due scale sono conosciutissime in quanto sono forse lo strumento più semplice per
cominciare ad improvvisare:
- sono di facile memorizzazione, basta un po’ di memoria visiva

- sono semplici da suonare in quanto basate su pattern a 2 tasti per corda
- offrono una sonorità particolarmente orecchiabile
- se suonati nel posto giusto è impossibile creare dissonanze indesiderate













Dopo aver studiato queste posizioni, generalmente, si scopre che la scala pentatonica può essere
suonata ovunque lungo il manico e quindi si scopre anche che la pentatonica maggiore e la
pentatonica minore sono una un modo dell’altra.

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